31 Ottobre: Mandalay
Oggi lascio parlare Maddalena per il racconto della giornata. Per vedere i video cliccate sui link del suo racconto, le foto di tutta la giornata le trovate invece qui dietro. Segnalo per chi ha lo stomaco di sopportare una musica che, oltre ad essere, diciamo, particolare, soffre per la cattiva registrazione, il video del piccolo assaggio di arpa birmana, uno strumento tipico, abbastanza simile alla nostra arpa. Purtroppo pur essendo vicini il suono dell'orchestra, piu' forte, sovrasta troppo quello dell'arpa, che non era amplificata. Ancora per amatori e' il riassunto dello spettacolo teatrale cui abbiamo assistito. Dal vivo era gradevole anche la sua durata di un'oretta, in video pur avendolo strizzato in 10 minuti rischia di essere indigesto.
Tra le altre cose interessanti viste in questa giornata, il monastero in legno di tek di Mandalay, simile a quello gia' visto ad Inwa ma piu' grande e bello e la Pagoda che contiene quello che viene spacciato come il libro piu' grande del mondo, con qualche ragione, devo dire, anche se il concetto di "libro" e' preso un po' liberamente...
Il Diario di Maddalena: 31 ottobre, mercoledi', 10° giorno
La barca per Mingun e' solo per noi, con sdraio di bambu' (NdP(ignolo) lei si ricorda la prima barca, quella che non abbiamo usato, in realta' le sdraio erano di stoffa, vedere per credere) dove ci accomodiamo per goderci il venticello e il panorama durante la traversata sul fiume: un'ora e un quarto all'andata, poco piu' di mezz'ora al ritorno, a favore di corrente. Visiteremo la Mingun Paya, che sembra un blocco di roccia ma e' fatta di mattoni rossi. E' in rovina, mezza crollata e piena di crepe com'è dopo un grande terremoto. Saliamo ripidi scalini e ci godiamo la vista dalla cima.
Li' vicino, in un piccolo cortile, c'e' la campana (sospesa e funzionante) piu' grande del mondo (NdR come misure e' la seconda, ma quella piu' grande, che sta a Mosca, e' danneggiata e non appesa, quindi non suona). Fa effetto, con le sue 90 tonnellate di peso e i suoi 4 metri di altezza! E ci si puo' passare sotto e stare in piedi! Infine Hsin Byu Me, una bella pagoda tutta bianca, anche questa con scalinata da percorrere a piedi nudi (sigh) e vista regolamentare sulla pianura e sul fiume. Bello!
Prima di tornare, per la mia gioia, acquistiamo ben 3 marionette (NdT(irchio) e non saranno le ultime...) e un cappello di bambu' (Guga si compra solo una fetta di anguria, buuu!)
Al rientro, svacco fino alle 15 nella deliziosa piccola piscina dell'Hotel. Riprendiamo poi con la visita dei monumenti di Mandalay, ma prima ci fermiamo a vedere come, da un cubetto d'oro, si tirano fuori centinaia di foglie d'oro sottilissime, a forza di faticose martellate! Ovviamente nel negozio-laboratorio acquistiamo 1 gufetto + 1 scatolina...
Poi andiamo al Palazzo Reale dove visitiamo la torre di guardia (edificio particolare, con 120 gradini che salgono a spirale), la sala del trono e diversi edifici in legno stile pagoda, che erano gli appartamenti del o dei dignitari di corte. Ma la meraviglia e' costituita dal Golden Palace Monastery, interamente in tek e tutto intarsiato, sia dentro che fuori! Molto affascinante e suggestivo.
Ultima visita, alla pagoda del libro piu' grande del mondo: trattasi in realta' di 729 pale di marmo alte oltre un metro su cui sono scritte fitte fitte, su entrambi i lati, le regole di vita e la filosofia (manco a dirlo) del Buddha!
Ci stordiamo di suoni odori rumori colori... poi giusto un salto in Hotel prima di chiudere in bellezza: cena al ristorante BBB, in stile occidentale (ma non del tutto) dove io assaggio (NdG Macche' assaggia, se lo scola...) sì un bicchiere di vino rosso, ma in onore alla cucina locale mangio un ottimo riso con gamberoni myanmar-style (NdG rosso col pesce... puah! ). E, per finire, spettacolo di danze in costumi tradizionali, con musica dal vivo: una specie di oboe-clarinetto che ci da' come un matto, piu' cinque percussionisti con strumenti vari. Molto interessante e piacevole.
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