Le orchidee italiane Vai subito alle foto!

Pochi sanno che in Italia nascono spontaneamente orchidee, e che tra l'altro il numero di specie presenti nel nostro paese e' piuttosto alto (un'ottantina secondo le stime basate su una classificazione tradizionale). Le orchidee italiane sono in generale meno grandi ed appariscenti di quelle che fioriscono nelle foreste pluviali ai tropici e che sono vendute a caro prezzo dai nostri fiorai. Inoltre, le specie italiane sono terricole, nascono percio' sul suolo a differenza delle abitudini "volanti" delle loro cugine tropicali, che molto spesso sono epifite, crescono cioe' su altre piante, per raccogliere nelle foreste un po' piu' di luce di quanta ne avrebbero se nascessero nell'intricato sottobosco della schemagiungla.

Nella figurina a destra (presa da Wikipedia, dove gli interessati potranno approfondire l'argomento) e' rappresentato schematicamente un fiore di orchidea. Tutte le orchidee sono fatte cosi' (se ne avete una a portata di mano potete controllare smile) Come si vede nella figura, i "petali" sono sempre sei. Tre di loro, piu' esterni e piu' propriamente chiamati Sepali (S in figura) sono di solito molto simili tra loro, cosi' come lo sono i due petali laterali (P in figura). Un petalo pero' e' di solito molto diverso dagli altri per forma, colore e dimensione: il labello (L in figura)

Viste da vicino anche le nostre orchidee sono affascinanti per varieta' di forme e di colori. Tra tutte, un cenno particolare meritano le Ophrys, che hanno sviluppato nel corso dell'evoluzione una strategia di impollinazione assolutamente particolare: in questo genere di orchidee, il labello ricorda un insetto. Di questo ha la forma, il colore, ma anche la pelosita' e persino (ci dicono gli scienziati) l'odore! Il fiore infatto emette feromoni specifici per attrarre l'insetto impollinatore, di solito della famiglia delle vespe, api e calabroni.

Le orchidee nostrane sono croce e delizia del botanico dilettante ma anche di quello professionale. La estrema varieta' che si riscontra in alcuni generi (nelle Ophrys in particolare) ha fatto fiorire la proposta di decine di nuove specie, che a mio personale e modestissimo parere hanno ben scarso significato tassonomico. Ma si sa, la sete di gloria e' una caratteristica umana e per questo molte persone farebbero carte false per poter legare il proprio nome a quello di una scoperta come quella di una nuova specie di fiore. Se questa e' poi un'orchidea, ancora meglio.

Recentemente anche in questo campo ci sono stati vari spostamenti di genere, i nomi delle mie foto possono essere un po' "datati" ma stare dietro ai cambiamenti tassonomici richiede piu' tempo di quanto io sia disposto a dedicarvi. In questo caso, almeno, la famiglia e' rimasta ferma e sempre di Orchidaceae si tratta.

Bando alle ciance, come al solito sto esagerando con la parte scritta. Ecco allora le foto.