2 Novembre: Lago Inle, grande Festa dell'Acqua

All'alba, prima che sorga il sole, partiamo sulla barca a motore. Io non ho compreso molto bene perche' partiamo cosi' presto, perche' non ho capito che stiamo andando alla piu' grande festa dell'anno che si svolge proprio oggi! Il rumore del motore della barca o ti abitui oppure e' un po' fastidioso, molto forte e monotono. Io quella mattina mi sono svegliato un po' sverso, e quando ho visto le decine di imbarcazioni a motore che, tra alti spruzzi d'acqua, ci circondavano da tutte le parti e sembravano dirigersi nella stessa nostra direzione anche il rumore ha cominciato a infastidirmi.

Non amo la folla e questa giornata cominciava proprio male: se l'idilliaco e Pagoda tranquillo Lago Inle si presentava cosi', davvero cominciava male. Il sole che sorgeva da dietro i monti che racchiudono l'enorme pozzanghera del lago pero' disegnava ombre e luci e colori che non potevano non allargare il cuore. Il lago sembrava d'oro, un mare di miele. E in mezzo a tutte le barche di turisti c'erano anche i primi pescatori (stavolta veri, non finti come quelli di ieri) che cominciavano a remare col loro stile caratteristico.

All'arrivo al paese dove c'e' la pagoda principale del Lago Inle tutto mi diventa piu' chiaro. Maddalena mi spiega che c'e' la grande festa dell'Acqua, che io sapevo che ci doveva essere in quei giorni ma credevo ci fosse gia' stata due giorni prima (in corrispondenza con la festa delle 10000 candele a Mandalay). Non vi sto a raccontare la rava e la fava della festa, ma vi consiglio di andare a vedere il racconto filmato, dove si spiega cos'e' la festa e si vedono le immagini e si sente la musica, che e' meglio. Peraltro questo e' IMHO uno dei filmati meglio riusciti di questa lunga serie.

Quando le regate sono finite, e i cinque Buddha-bitorzoli d'oro sono stati rimessi nella Pagoda, noi siamo ripartiti per un giro sul lagochupachup, andando a visitare alcuni laboratori artigianali per la produzione di tessuti di loto, dei caratteristici sigari birmani e di monili d'argento. questo breve tour e' documentato nel filmato relativo. Al pomeriggio siamo rientrati a Tha Ley ed abbiamo visitato la Pagoda Phaung Daw Oo, riuscendo anche ad avvicinarci alle sacre statue d'oro del Buddha, come documentato nella seconda parte del filmato della festa. Qui alla pagoda naturalmente la festa posegue fino a sera, c'e' il clima da fiera di paese che abbiamo gia' incontrato nella festa al villaggio Atet Nyin e alla Pagoda di Mandalay. La presenza di persone dell'etnia Shan, con i loro copricapi dai colori vivaci e i bellissimi vestiti tradizionali dava un tocco di colore in piu'. Coloratissimi erano anche i particolari chupa-chups venduti dalle bancarelle: quando Madda si e' accorta che si trattava di teste di pollo laccate infilate su bastoncini ha avuto una reazione di ripulsa piuttosto pronunciata... smile

Le foto fatte nella coloratisima giornata includono qualche fiore (la mia passione) fotografato girellando nel villaggio di Tha Ley in attesa della processione delle barche.

Il Diario di Maddalena: 2 novembre, venerdi', 12° giorno

Partiamo anche oggi all'alba come previsto e arriviamo tra i primi alla postazione da cui assisteremo alla processione: un ristorante palafitta in posizione strategica. Della festa diro' solo che si protrae fin dopo le 11... Bella e interessante col suo tripudio di gente e colori (Vedere foto e film!).

Poi visitiamo la pagoda Phaung Daw Oo (dove risiedono le 5 statue di Buddha che a forza di foglie d'oro sembrano degli omini di neve!) e andiamo a pranzo in un altro ristorante palafitta. Dopo pranzo visitiamo: una fabbrica di sigari (comprati sigari e scatolina portasigari per Gino), un laboratorio di lavorazione dell'argento, una fabbrica di tessuti di cotone/seta/loto: ci fanno vedere come ricavano dal gambo del fior di loto un filo sottile e come lo tessono. Tutto molto interessante, ma compriamo poco e in compenso filmiamo molto!

Torniamo in Hotel solo per guardare la posta e cambiarci, poi ci facciamo portare in paese a Nyaungshwe in barca: facciamo un giretto per il paese, compriamo una scatolina di madreperla e una specie di gonna-pantaloni per me, ceniamo in un ristorantino sulla riva del lago e rientriamo in barca al buio, mentre sorge la luna piena da dietro i monti: spettacolare!

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