4 - 7 Novembre: Ngapali Beach
Ngapali e' senza dubbio uno dei piu' bei posti di mare che abbiamo visitato. Cio' che lo rende tale e' la somma delle sue caratteristiche che, prese singolarmente, pur essendo di altissimo livello non sono il massimo assoluto.
Ho visto spiagge piu' grandi e affascinanti (ricordo ad esempio la distesa di sabbia candida di fronte all'oceano a Cozumel), fondali piu' colorati e ricchi (Mar Rosso o Isla de la Juventud a Cuba), luoghi piu' selvaggi (Bahia Drake in Costa Rica) posti dove si mangiava meglio (Sicilia). Ma la spiaggia cosi' grande e semideserta, l'acqua calda come un brodo (Maddalena era estasiata, per lei l'acqua del mare e' sempre troppo fredda), le scorpacciate di pesce a dieci euro (in due, naturalmente ), la gentilezza e la discrezione amichevole della gente, la tranquillita', le cipree sul fondo come gioielli preziosi regalati dal mare, l'insieme di tutte queste cose merita sicuramente un posto d'onore tra i luoghi di mare visitati (e cominciano ad essere diversi, ormai). Non lo immaginavo, ma Ngapali potrebbe essere addirittura meta di un viaggio mirato, per andare solo li', dieci giorni a dimenticare le brutture del mondo e la noia e la fatica della routine quotidiana.
Veniamo ad un minimo di cronaca di questi quattro giorni splendidi. All'arrivo all'aeroporto di Thandwe ci accoglie l'inviata dell'Amata Resort, l'albergo dove alloggeremo. Questo e' probabilmente l'hotel piu' lussuoso della zona ed e' sicuramente il piu' caro di questa vacanza (135 dollari a notte B&B in due) ma non ci siamo pentiti della scelta, i suoi soldi se li meritava tutti. Durante il tragitto dall'aeroporto alla spiaggia noto quello che poi vedremo meglio al villaggio dei pescatori: l'occupazione primaria della gente del luogo e' la pesca e l'essiccazione al sole del pescato. Il pesce secco e' uno dei principali ingredienti della cucina birmana. Col suo odore forte e il sapore reso piccante dall'aggiunta del peperoncino caratterizza molti piatti, con risultati non sempre piacevoli per il nostro palato (e soprattutto per il nostro naso). Il balachaung e' la piu' famosa di queste misture (e la meno sgradevole), e' fatta con minuscoli gamberetti seccati e tritati insieme a peperoncino ed altre spezie. Io me ne aggiungevo spesso un paio di cucchiaiate alla zuppa di spaghetti che e' il piatto nazionale, mangiato ad ogni ora del giorno ed in ogni occasione.
Torniamo a noi. Appena arrivati sulla spiaggia dell'albergo siamo stati tacchinati da un simpatico e sveglio conduttore di barche a scopo turistico, che ci ha proposto per l'indomani mattina un giro per fare snorkeling e pescare, giro in barca inclusivo di grigliata di pesce fresco. Noi che in effetti avevamo previsto proprio questo tipo di cosa e volevamo farla, abbiamo finto disinteresse, pero' ci siamo informati bene (e lui che non era scemo ha capito che eravamo interessati). Durata? si parte alle 8:30 e si torna quando volete voi (noi), dopo aver mangiato il BBQ. Prezzo? 20000 Kyat (leggermente meno di 20 Euro). OK, ti facciamo sapere. Ma presto senno' prenoto qualcun altro. Si' OK ti facciamo sapere tra poco. Maddalena, di solito piu' attenta al soldo, considera che 20 Euro a testa per quel popo' di programma sembrava ragionevole. Le dico che a me e' sembrato di capire 20 Euro in due. Nononone'possibbile! Mah, forse ho capito male ma a me pare cosi'. Oh-oh abbiamo un problema, mo come glielo chiediamo? se gli chiediamo se e' a testa dira' naturalmente di si' qualsiasi fosse l'intenzione iniziale.
Allora mi riavvicino e dico be' mi sembra che sia una buona idea, credo che potremmo farlo. 20000 Kyat in due compreso il pesce, naturalmente. Certo, naturalmente (!).
La prima giornata e' terminata nello splendore di uno dei tramonti che qui sono uno piu' bello dell'altro, come dimostrato dalle numerose foto scattate nei diversi giorni.
Cosi' il giorno dopo siamo gia' in barca alle 8 di mattina. La gita e' molto divertente, soprattutto la parte dela pesca col bolentino. Maddalena non aveva mai pescato in vita sua e prendere un pesce assicuro a chiunque che e' una esperienza particolare e appassionante. Naturalmente con la fortuna della principiante lei ne ha presi piu' di me, era proprio contenta. Con la barca abbiamo fatto il periplo di Pearl Island (praticamente, l'Amata Resort e' qui e Pearl Island e' questa) L'isoletta termina con una bellissima lingua sabbiosa che si protende verso la spiaggia di Ngapali. Sulla sabbia c'e' un ristorantino che prepara da mangiare per chi approda (o arriva a nuoto), ma da' anche la possibilita' di utilizzare la griglia per cuocere il proprio pesce. L'uso del BBQ costa 3000 kyat (3 Euro).
Io sono bravo e buono, ma se qualcuno prova a prendermi per il culo mi incazzo. E naturalmente il barcarolo non ci aveva accennato a questo costo supplementare. Ridicolo per quanto si vuole, e' il principio che conta. Allora ho detto al barcarolo: ma credi che se mi avessi detto che spendevo 23000 kyat non saremmo venuti? Saremmo venuti e saremmo stati contenti. Invece cosi' non siamo contenti perche' ci sentiamo presi per i fondelli. Lui invece di reagire ha fatto la faccia contrita e ha detto OK il BBQ lo pago io. Che dovevo fare? mi ha preso dalla parte giusta e non c'e bisogno di dire che il BBQ l'ho pagato io, e siamo stati contenti cosi'. :-)
Il terzo giorno riposo, ce ne siamo stati in spiaggia. Al mattino me ne sono uscito in spiaggia prima dell'alba lasciando Madda a letto, per godermi il sorgere del sole dietro le palme e il risveglio della spiaggia, animata da pochi locali che cercavano conchiglie spiaggiate nella notte (come me), altri che facevano un jogging mattiniero, e gli inservienti degli alberghi lungospiaggia che apprestavano i tavolini per la prossima colazione.
Una barca ha cominciato a calare le reti per una pesca presso la riva di gamberetti e piccoli pesci, concedendomi l'occasione di fotografare l'avvenimento in questa splendida luce mattutina (tutti i fotografi sanno che alba e tramonto sono i due momenti con la luce migliore per scattare).
Vista la positiva esperienza del giorno prima con la gita in barca, decidiamo di contrattare un nuovo giro, ma con un'altra barca (un po' di distribuzione del reddito non fa male). Troviamo un ragazzo che ci sembra affidabile, gli diciamo che abbiamo gia' fatto il giro dell'isoletta e vorremmo andare in un posto con meno gente. Lui ci dice che per 40000 kyat (il doppio dell'altro) ci porterebbe su un'isola piu' lontana, ad oltre un'ora e mezza di navigazione, dove non c'e' nessuno. L'idea ci sconfinfera, e dopo un po' di negoziazione strappiamo il viaggio, barbecue compreso, a 30000 kyat. Nel pomeriggio ho convinto Maddalena a fare un giro in bicicletta fino al vicino villaggio di pescatori di Gyeiktaw. Io c'ero stato il giorno prima, dopo la gita in barca, e avevo scattato molte foto ed ero rimasto affascinato dalla vita della gente e dello spettacolo delle distese di pesce stese a seccare. Anche questa piccola gita in bicicletta e' stata fantastica, e se volete vedere il video lo potete trovare qui. Il ritorno sulla spiaggia al tramonto e' stato da pelle d'oca. Il filmino forse e' troppo lungo, ma non me la sentivo di fare troppi tagli, per noi e' tutto bello, e se qualcuno si stufa puo' sempre fermarlo.
Insomma, il giorno dopo siamo in effetti andati a questa famosa spiaggetta deserta su un'isola sperduta (ho poi verificato su Googleearth che il posto non era in realta' un'isola ma una spiaggia, probabilmente qui , sull'altra sponda della grande baia che sta di fronte a Gyeiktaw, il villaggio dei pescatori). Fantastico. Non racconto niente e lascio che le immagini del filmato e le foto parlino da sole.
Il Diario di Maddalena: dal 4 novembre (ore 12 circa), domenica all'8 novembre (Ore 8:30)
Ngapali Beach. Una delle spiagge piu' belle che abbiamo mai visto: lunghissima distesa di sabbia coralllina bianchissima, con palme che si piegano verso il mare, acqua verdazzurra calda come un brodo! Che sogno! In piu' l'Hotel Amata Resort e' un extraluxurious albergo di categoria superissima! Abbiamo un cottage indipendente con ingresso, salottino, camera da letto enrme con tanto di zanzariera baldacchino intorno al letto... e vengono a pulire due volte al giorno: al mattino aprono la tenda e al pomeriggio la tirano giu' e preparano il letto per la notte. Un pò esagerato per i nostri standard, ma quanto è bello ogni tanto farsi supercoccolare!
Passiamo la maggior parte del tempo di questi tre giorni e mezzo in acqua, ma naturalmente non sempre davanti all'Hotel: per due mattine "compriamo" un'uscita in barca (dalle 8:00 alle 14:00 circa) compreso pranzo a base di pesce: calamari, gamberi e pesci vari alla griglia! Facciamo snorkeling, vediamo isole stupende deserte che ci fanno sentire come dei Robinson Crusoe... e da una delle barche proviamo pure a pescare al bolentino. Io prendo tre pesci e Guga un paio, oltre a perdere un amo incastrato sul fondo :-)).
Troviamo anche il tempo per affittare due bici per un paio d'ore e pedalare fino al villaggio dei perscatori, bellissimo e puzzolente da morire per via delle distese di pesce messo a seccare al sole. I bimbi ci sorridono e ci salutano, tutti ci dicono mingalabar all'infinito, ragazzini ci rincorrono per regalarci conchiglie e dobbiamo tenerle tutte nel cestino della bici per farli contenti. Torniamo via spiaggia e ci fermiamo a guardare il tramonto, una meraviglia, poi ancora un bagno in mare e puccetta finale nella splendida piscina giusto per toglierci il sale...
E che dire dei tramonti? Uno diverso dall'altro, uno piu' bello dell'altro... sempre gustati insieme a un cocktail in un bar sulla spiaggia o sulle sdraio dell'hotel o della piscina. E per tutto il tempo abbiamo mangiato solo pesce, aragosta e barracuda compresi, sempre ottimi e davvero a bon pat.
CHE SOGNO! O, come dice il mio collega Giulio, che vita di m...
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